Home >> Risparmio Energetico >> Dovremo spegnere i condizionatori questa estate a causa della crisi energetica?

COSA HA DETTO MARIO DRAGHI?

"Vogliamo la pace o il condizionatore acceso?" Questa è la frase che Mario Draghi ha pronunciato in conferenza stampa a Bruxelles. E gli italiani come hanno reagito? Più della metà sono disposti a ridurre la temperatura interna della propria abitazione, ma sono anche preoccupati per la situazione che si è venuta a creare per il conflitto in Ucraina.

I PROVVEDIMENTI GIÀ ADOTTATI DAL GOVERNO

Un emendamento al Decreto Legge Bollette prevede che, negli edifici pubblici, la temperatura nei mesi estivi non dovrà essere inferiore ai 27 °C, mentre nei mesi invernali il limite massimo di riscaldamento non dovrà superare i 19 °C. In entrambi i casi è prevista una tolleranza di 2 gradi.

PERCHÈ CI DOBBIAMO PREOCCUPARE DEL GAS ANCHE IN ESTATE?

Il gas viene usato per la produzione di energia elettrica. Il forte aumento dei prezzi e le forniture ridotte a causa della guerra in Ucraina possono avere un forte impatto sulle nostre abitudini. In molte abitazioni civili vengono infatti usati condizionatori per rinfrescare gli ambienti.

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Davvero dobbiamo spegnere i condizionatori quest’estate?

Ridurre il consumo energetico per ridurre i costi

Ridurre il consumo energetico per ridurre i costi legati al condizionamento estivo

Preferite la pace o il condizionatore? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre! Così ha terminato un intervento il premier Mario Draghi nella conferenza stampa il 6 aprile. La crisi energetica impone delle scelte per il Governo che andranno inevitabilmente a impattare i consumatori, che hanno già visto negli ultimi mesi bollette stratosferiche. Ma quali sono veramente i rischi? Saremo costretti a spegnere i nostri condizionatori nei mesi estivi visto il continuo del conflitto? Oppure si tratta di un allarmismo eccessivo?

L’Italia, secondo le stime del Governo dovrebbe avere un’autonomia energetica fino a tardo Ottobre. Questo significa che in linea di massima, non sono necessari provvedimenti radicali entro tale data. In previsione delle potenziali difficoltà erano stati riempiti i serbatoi e le riserve energetiche.

Questo però non significa che non possono essere prese dei provvedimenti ulteriori nei mesi estivi per regolamentare il consumo energetico, limitando e cercando di evitare sprechi eccessivi di una risorsa che al momento è quanto meno importante.

La frase conclusiva dell’intervento del premier Draghi, facente riferimento alla scelta tra Condizionatori e Pace, infatti potrebbe suggerire come dei provvedimenti potrebbero essere necessari per aumentare il più possibile l’indipendenza dal gas russo o da altri paesi fornitori (che ovviamente stanno vendendo il gas a prezzi aumentati).

Scenari possibili: blocchi energia?

Nel caso di razionamenti dell’energia le prime cose ad essere colpite non sarebbero ovviamente i consumatori domestici.

È stata già introdotta una stretta sui termosifoni e condizionatori nelle pubbliche amministrazioni in cui dal primo maggio 2022 al marzo dell’anno prossimo, negli uffici pubblici la temperatura non può essere superiore ai 19 gradi d’inverno e meno di 27 gradi durante il periodo estivo.

Un’altra possibile stretta potrebbe essere individuata nell’illuminazione pubblica, già applicata da alcuni sindaci con regolamento municipale, ma potrebbe riguardare più su larga scala il nostro paese.

Insieme a ciò, un altro bersaglio dei tagli diventerebbe necessariamente il condizionatore e in generale la climatizzazione estiva. Questa infatti è causa di una grande percentuale del consumo elettrico durante i mesi più caldi, soprattutto in uffici e ambienti pubblici.

Ma quanto costerebbe un condizionatore con i prezzi attuali di energia?

Un condizionatore in casa con i prezzi attuali dell’energia potrebbe apparire persino come un lusso! Mentre infatti negli anni scorsi nei mesi estivi copriva circa un 10% della bolletta elettrica, quest’anno potrebbe considerarsi un vero e proprio lusso che, al netto di blocchi di legge che ne impediscono l’utilizzo, potrebbe essere anche tenuto spento per scelta di alcuni per risparmiare in bolletta.

Il consumo di un condizionatore dipende ovviamente dalla classe energetica di questo che solitamente va dalla F per i meno efficienti alla AA. Utilizzando il prezzo dell’energia elettrica di riferimento dell’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) di 0,3102 €/kWh.

Consumi e costi condizionatori - estate 2022

I prezzi potrebbero andare quindi dai 400 ai circa 220 euro per ogni condiizonatore all’anno. Questo va poi comparato al numero di condizionatori a disposizione per ogni singolo ufficio o appartamento, tenendo conto che il rincaro colpisce e colpirà anche tutti gli altri dispositivi.

La scelta di tenerli spenti potrebbe quindi essere più legato al prezzo in sè per molti italiani.

Prezzo annuo per condizionatore

Condizionatore o Ventilatore, quale è meglio?

L’alternativa al condizionatore risiede nel ventilatore, un dispositivo meno in grado di raffreddare, ma consuma veramente meno rispetto al condizionatore? La risposta è Sì e non di poco!

A parità di ore di utilizzo intatti il ventilatore consuma addirittura 15 volte in meno rispetto a un tradizionale condizionatore. Quest’ultimo infatti come abbiamo visto nella tabella precedente, anche dei casi di maggiore efficienza energetica, consuma almeno 700kWh, mentre un ventilatore appena 50kWh!

Nel caso, quindi, il secondo potrebbe essere il mezzo preferito dagli italiani di questa estate per abbassare i consumi!

Fonte: https://energia-luce.it/news/ventilatore-condizionatore-estate-2022/

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